I misuratori di portata a induzione magnetica si basano sul principio di Faraday, secondo il quale un conduttore che attraversa un campo magnetico genera un potenziale orientato perpendicolarmente a tale campo. La tubazione per la portata è racchiusa da due flange e anche da due bobine. Il campo magnetico generato dalla corrente elettrica che attraversa le bobine induce una differenza di potenziale negli elettrodi che è proporzionale alla portata da misurare.
Un convertitore di segnale WIKA, collegato direttamente allo strumento o separato da esso (ad esempio il modello FLC-608), genera la corrente per alimentare la bobina magnetica, rileva la differenza di potenziale tra gli elettrodi, elabora il segnale per calcolare la portata e gestisce la comunicazione con i sistemi di controllo esterni.
Il modello FLC-1000EL è stato sviluppato per la misura accurata della portata di liquidi e fanghi che sono difficili da quantificare con altri tipi di sensori.
La speciale versione a wafer permette una facile installazione tra flange UNI 2223 da PN 16 a PN 40 o tra flange ANSI 150 e 300.
Lo strumento di misura ha un'ottima resistenza all'acqua, anche nel caso di immersione permanente.